domenica 29 novembre 2009

Vegliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito è pronto, ma la carne è debole (Mc 14,38)

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo,
Una parola dal profondo del cuore che presento a coloro che stanno preparando se stessi per essere il presepe del Salvatore.
Reverendissimi padri, fratelli e sorelle amati da Dio,

Come dice la Sacra Scrittura Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno(Mat 17:21) e questo è il nostro bisogno oggi, perché quello che stiamo combattendo non uscirà che tramite l’astinenza e il digiuno. Tantissime sono le cose che ci distraggono nel pensare e nel vedere il giusto oggettivo. Noi come cristiani e non soltanto come seminaristi, dobbiamo cercare di camminare sulle orme dei nostri precursori sia apostoli, sia santi o quelli che hanno vissuto secondo la volontà divina lungo il cammino della loro vita terrena. Vi invito con amore a preparare le vostre anime, e vi esorto al digiuno e all’astinenza in questo tempo benedetto, che non è stato fissato dalla Chiesa per caso, ma per darci un momento di preparazione non soltanto alla nascita del nostro Signore Gesù Cristo, ma anche per la nostra propria nascita con Lui. Il Natale allora non è altro che una resurrezione di Adamo che per la sua salvezza Gesù si è incarnato, per questo la Chiesa si prepara per quaranta giorni, basandosi sul digiuno che ha fatto il Nostro Signore Gesù Cristo dove, per quaranta giorni, fu tentato dal diavolo. Non mangiò nulla in quei giorni; ma quando furono terminati ebbe fame (Lc 4,2),per incoronare il giorno della nascita del Signore con la resurrezione di ognuno di noi, partecipando alla Sua mensa perché Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio (Mt 4,4) Dice Sant’ Atanasio: Dio è diventato uomo perché l’uomo diventa Dio, allora tutti siamo invitati alla divinizzazione e quello tramite il nostro battesimo che ci ha reso degni di essere con Cristo, Figli del Padre e tempi dello Spirito Santo, rispondendo a quei doni (grazie) e tramite l’astinenza e il digiuno, e così potremo purificarci per essere veramente templi dello Spirito e presepe di Cristo neonato, così quando Nacque, nasceremo anche noi di nuovo facendo risorgere il nostro adamo caduto. La nascita del Signore ci porta due dimensioni, il primo personale e il secondo comunitario. Per questo vi invito di nuovo di far fatica di vegliare sulle vostre anime, Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà (Mt 24,42),provate di essere come le vergini sapienti armandovi dell’olio della gioia (astinenza e digiuno) per ricevere Lo Sposo nei vostri cuori che vi illumina e vi genera, illuminando e generando al vostro tempo, le strade del Suo gregge. Siamo sempre nella società, la persona è un essere sociale, in famiglia, nell’università e in collegio, allora dopo che nasce il Cristo veramente nei nostri cuori e ci rigenera, non possiamo nascondere la luce che brilla in noi, e qui passa il Natale dalla sua dimensione personale alla sua dimensione comunitaria. Lavoriamo allora sforzandoci di più in questo digiuno natalizio, per essere rigenerati da Cristo, rigenerando la nostra comunità, la nostra casa, la nostra università e il nostro collegio che sarà come dovrebbe essere: la stella brillante chi guida verso il salvatore.

Chi ha orecchi intenda (Mt 11,15)

di Michel Skaf, alunno P.C.Greco

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