martedì 9 dicembre 2014

Riflessione sulla Quaresima del Natale




"Ecco, voi digiunate per litigare, per fare discussioni, e colpite con pugno malvagio; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto." ( Is. 58:4)

Domani inizia la quaresima di Natale in cui tutto il mondo celebra la venuta del nostro Signore, la Sua Incarnazione per la nostra salvezza. 

Per cui, invito tutti noi a riflettere in questi giorni sul nostro cammino, sui nostri atti, sulle nostri intenzioni .... E sopratutto su cosa abbiamo dato al Signore , Colui che  ha dato la sua vita e anche la nostra per curarla e renderla Santa come l'abbiamo ricevuta  a Sua Immagine e Somiglianza.

Che cosa abbiamo offerto al mondo di quello che abbiamo ricevuto gratuitamente?

Ci siamo mai posti questa domanda? Non penso proprio come anche vorrei essere certo, perchè grazie alla Grazia dello Spirito ci sono ancora quelli chi sono pronti a dare la loro vita per la Gloria del Signore, e non per la loro. Cerchiamo di essere tra questi Che non cercano la loro propria Gloria , perché essi nella loro vita cadranno come le  foglie dell'autunno che volano con il primo vento, e dopo la loro morte spariranno come la neve dell'inverno e nessuno li ricorderà. Lo so che cercare il bene altrui è difficile, ma cerchiamo almeno in questi giorni di infrangere  questo specchio di falsità e cerchiamo di fare il nostro meglio per l'altro, rendendosi  disponibili come segno per la Via Della Pace e  dell'Amore fino a sacrificarci per l'altro. È ciò per  cui nostro Signore si è fatto uomo, per insegnarci quello che non abbiamo mai superato nella nostra natura e ci tenta ogni giorno, l'arroganza, la superbia, la ricchezza, il potere... Tutte queste cose che Lui stesso ha vissuto per insegnarci il modo di superarli. Basta leggere ciò Che è stato scritto per imparare. Perchè la nostra natura ama imparare dall'esperienza degli altri per cui usava citare le scritture dicendo è stato scritto ... Ma io vi dico... insegnandoci e  aggiornandoci su tutto quello che serve per poter proseguire nel cammino verso la Santità. 

Badate che ogni volta che Si rivolgeva a noi, c’è lo diceva perchè l’aveva  vissuto, la povertà, l'immigrazione, la fame... Ha condiviso con noi tutto, non soltanto perché è Dio e sa tutto ciò dei nostri cuori ma perchè ha voluto condividere tutto con noi pure l'ingiustizia che l'ha portato alla Croce.
Per cui subendo l'ingiustizia tal volta fa bene ad altri per cui non dobbiamo rivoltarci ma dobbiamo supportarci l'uno l'altro con pazienza e saggezza, tenendo presente la nostra Croce che sarà l'arca della nostra salvezza. Siate sicuri che senza i nostri fratelli non saremmo mai salvati, perchè il Regno dei Cieli non è come il Regno su questa Terra, ove ognuno cerca di sopraffare il suo fratello per arrivare prima, ma per meritare di arrivare là su devi far passare tanti prima di te, non soltanto ma li devi pure indirizzare verso la via giusta, dando l'esempio che ha dato Cristo. Così sapranno che siamo i suoi discepoli. Allora invito per primo me stesso, e dopo voi di riflettere in questi giorni su come ho vissuto e come vivrò in questi giorni, provando il digiuno per motivo molto pratico, alleggerire il corpo per poter ragionare meglio.


“ Guardate gli uccelli del cielo: non seminano,  né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro  celeste li nutre.” (Mt 6,26)


di Michel Skaf, alunno P.C.G.



1 commento: